Illustratori, Artisti e la pubblicità FILA

Quando la FILA è stata fondata, nel 1920, non era facile commercializzare una matita italiana nel nostro Paese.

In Italia da oltre 100 anni si usavano matite straniere; tedesche, austriache, americane o francesi. I maestri e i docenti pretendevano che i loro studenti utilizzassero gli strumenti che da decenni si utilizzavano nella scuola.

Non era possibile scalfire queste posizioni predominanti senza un’adeguata pubblicità dei nuovi prodotti italiani. Così la FILA si affidò a degli artisti e illustratori toscani di nascita o di “adozione”.

I primi manifesti negli anni Venti saranno commissionati a Virgilio Dante Faini, a Enrico Sacchetti e a Lucio Venna. Tutti artisti importanti nel panorama della cartellonistica italiana e tutti molto eclettici. Dei personaggi con una creatività a tutto tondo. Basti pensare che Faini scrisse commedie in vernacolo e che Sacchetti vinse il premio Bagutta nel 1936 con “Vita d’Artista”.

Lucio Venna, artista futurista, disegnerà per FILA oltre che famosi cartelloni anche due confezioni di lapis, caso più unico che raro nella storia delle matite. Sono le matite 1033 per Ricalco e le Duplex. Nelle confezioni degli anni Trenta infatti in un angolo della scatola appare la firma Venna. Confezioni queste, contenenti le classiche 12 matite, che oggi sono tra le più ricercate dai collezionisti di matite.

Negli stessi anni Trenta la Fila si affiderà ad una delle maggiori società italiane di pubblicità La Maga di Bologna. L’artista che eseguirà una serie importante di manifesti è Saverio Pozzati, in arte Sepo. La sua testa con la matita dietro l’orecchio rimarrà un’ immagine simbolo utilizzata fino a metà anni Settanta.

Nel primo dopoguerra saranno Sirio Galli e Leone Sbrana i due artisti fiorentini che disegneranno immagine famose legate a frasi che saranno imparate a memoria da generazioni di scolari.

Sirio Galli ad esempio disegnerà la Volpe che campeggerà con la frase “Siam pur trecentomila messi in fila, il furbo sceglie sempre il lapis FILA” e sarà anche l’autore dei disegni di scolari con la frase “Se nel disegno vuoi prender otto. Matite FILA, pastelli Giotto”.

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L’immagine dei due scolari che camminano contenti con una matita FILA e con una scatola di pastelli Giotto è stata riprodotta nella confezione speciale dei Cento anni in un bellissimo segnalibro che riprende la tradizione delle collezioni dei segnalibri FILA. In uno dei prossimi articoli vi parleremo anche di queste collezioni storiche di segnalibri.

Negli anni Settanta sarà invece l’agenzia TWBA che creerà le campagne televisive e sulle riviste per il nuovo attrezzo innovativo della scrittura: il Tratto Pen.

Anche nella campagna televisiva del Tratto è chiaro che la creatività e la qualità è mantenuta ad alto livello. Sarà così anche per le pubblicità video successive come quello sulla Temagraph del primo decennio del Duemila e nel video istituzionale per i nostri Cento anni. Opera del regista Attardo Neon su soggetto di Valerio Maria Trapasso.

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